C’era una volta tanto tempo fa, nel cuore del Mondo Incantato, un grande e splendido Albero.
Era conosciuto da tutti come l’ Albero Vagabondo. Era diverso da tutti gli altri, perché dotato di innumerevoli poteri magici, veniva considerato come la più grande fonte di energia vitale del mondo. Questo luogo incantato era popolato da varie creature: elfi, gnomi, fate, animali e piante. Un bel giorno d’estate, improvvisamente l’albero vide ai suoi piedi una creatura strana, mai vista prima di allora dall’apparenza triste e disperata, accompagnato da due elfi e a lui del tutto sconosciuta. L’Albero Vagabondo incuriosito chiese alle due creature chi fosse quell’essere innanzi a lui. Gli elfi gli spiegarono che si trattava di un bambino venuto da un mondo molto lontano ed aveva una missione quella di informare l’albero del grave pericolo che aveva colpito il mondo.
Dopo un attimo di silenzio, il fanciullo iniziò il suo racconto. Spiegò che il suo mondo era invaso dalle cose, cioè dagli oggetti. Questi con il passare del tempo erano diventati rifiuti sommergendo le case, le strade e perfino le montagne. Non trovando nessuna soluzione al problema, il bimbo era venuto nel Mondo Incantato per chiedere aiuto.
L’Albero cominciò ad interrogarsi. Com’era possibile che questo popolo fosse arrivato a tanto e cosa fare per cambiare tutto ciò?
Così l’ Albero, magicamente, decise di aiutare il fanciullo, iniziò a vagabondare nei sogni di tutti i bambini e insegnò loro come pulire il mondo, ripulendo le montagne e i boschi, facendo la raccolta differenziata nei paesi e nelle città ed evitando di sporcare.
Dopo diversi anni, questi fanciulli diventarono adulti ed il loro mondo sporco, simile ad una foto in bianco e nero diventò uno splendido quadro variopinto.
Era conosciuto da tutti come l’ Albero Vagabondo. Era diverso da tutti gli altri, perché dotato di innumerevoli poteri magici, veniva considerato come la più grande fonte di energia vitale del mondo. Questo luogo incantato era popolato da varie creature: elfi, gnomi, fate, animali e piante. Un bel giorno d’estate, improvvisamente l’albero vide ai suoi piedi una creatura strana, mai vista prima di allora dall’apparenza triste e disperata, accompagnato da due elfi e a lui del tutto sconosciuta. L’Albero Vagabondo incuriosito chiese alle due creature chi fosse quell’essere innanzi a lui. Gli elfi gli spiegarono che si trattava di un bambino venuto da un mondo molto lontano ed aveva una missione quella di informare l’albero del grave pericolo che aveva colpito il mondo.
Dopo un attimo di silenzio, il fanciullo iniziò il suo racconto. Spiegò che il suo mondo era invaso dalle cose, cioè dagli oggetti. Questi con il passare del tempo erano diventati rifiuti sommergendo le case, le strade e perfino le montagne. Non trovando nessuna soluzione al problema, il bimbo era venuto nel Mondo Incantato per chiedere aiuto.
L’Albero cominciò ad interrogarsi. Com’era possibile che questo popolo fosse arrivato a tanto e cosa fare per cambiare tutto ciò?
Così l’ Albero, magicamente, decise di aiutare il fanciullo, iniziò a vagabondare nei sogni di tutti i bambini e insegnò loro come pulire il mondo, ripulendo le montagne e i boschi, facendo la raccolta differenziata nei paesi e nelle città ed evitando di sporcare.
Dopo diversi anni, questi fanciulli diventarono adulti ed il loro mondo sporco, simile ad una foto in bianco e nero diventò uno splendido quadro variopinto.
Michele Sarno – V B – Volturara Irpina
Vedi anche la galleria delle quinte elementari di Volturara in disegni dei bambini