Inizia in un giorno qualunque, uno di quelli che sembrano uguali agli altri, ma in quel giorno qualcosa cambia. Non sappiamo cosa. É come un sasso che rotola su un altro sasso. Il sasso sposta un po’ di terra. E un giorno quella terra cadrà, non frenata più dalle radici dell’albero che la proteggeva dal vento e dalla pioggia. Ecco, quel giorno, le radici si spezzano e inizia la rivolta, la rivolta delle pecore.
Sembra che nello stemma della città di Avellino figuri una pecora, alcuni dicono seduta, altri in piedi. Il 20 dicembre alle 17,30, presso il Circolo della Stampa di Avellino, all’inizio di Corso Vittorio Emanuele, l’Associazione L’Albero Vagabondo®, www.alberovagabondo.it, chiede alle pecore rimaste in piedi di iniziare una grande marcia di pace per diffondere il messaggio di amore e rispetto del Quaderno “Rivolta delle Pecore” edito da Il Papavero e, attraverso le favole, far conoscere e difendere montagne, sorgenti, fauna e flora dell’Appennino.
Ad introdurre l’evento sarà il richiamo liberatorio della Scuola di Tarantella Montemaranese, a chiuderlo la performance sonora e libertaria dei cantastorie altirpini Makardìa.
In contemporanea, e fino al 26 dicembre, l’installazione artistica di sculture, tele e incisioni “La terra è stanca” di Giovanni Spiniello – Biennale di Venezia 1968, Quadriennale di Roma ’75, Segnalato Bolaffi da Crispolti nel 1978 – illustratore delle tavole del libro, nonché creatore della scultura itinerante dello Spirito del Re Albero che, dal 2008, ha iniziato un viaggio sull’appennino irpino e campano realizzando con i bambini momenti di arte ambientale e sociale per segnalare il fenomeno degli sversamenti abusivi in montagna; prima con le scuole, accogliendo sul sito favole, disegni e foto dei rifiuti, poi con gruppi attivi di cittadini.
Tutti i bimbi possono partecipare liberamente alla Festa del colore dell’Albero Vagabondo© che apre l’evento alle 17.30, fino ad esaurimento materiale, e prosegue parallelamente nella saletta interna, con la preghiera di installare poi le tavolette di pioppo colorate in montagna, ai bordi dei fiumi, in città, dovunque i piccoli vogliono che i grandi puliscano. Questo perché i figli insegnino ai padri a preservare il futuro della propria terra.
Alle 18.00 l’editrice Donatella De Bartolomeis presenterà “La rivolta delle pecore. Storie libertarie di animali rivoluzionari” di Virginiano Spiniello, Edizioni Il Papavero.
Interverrà poi il sociologo Antonello Petrillo Coordinatore dell’URIT (Unità di Ricerca sulle Topografie Sociali) presso l’università Suor Orsola Benincasa, autore, tra gli innumerevoli saggi, di “Biopolitica di un rifiuto”, nonché prefatore de “La rivolta delle pecore”.
Successivamente saranno proiettati e illustrati alcuni brevi filmati e foto sulle tappe del viaggio dell’Albero Vagabondo e sulle nostre montagne e acque e sorgenti, che tanto soffrono in questo momento.
Il Quaderno “La rivolta delle pecore”, scritto da Virginiano e illustrato da Giovanni Spiniello, chiude idealmente il primo ciclo del viaggio dell’Albero Vagabondo sull’Appennino Campano. E’ una preghiera per la consapevolezza e il cambiamento, perché la rivolta è interiore e l’unica rivoluzione è il salto, l’evoluzione graduale, la tensione ai piccoli miglioramenti.
In accordo con le Edizioni Il Papavero, dopo aver diffuso gratuitamente in rete le favole a partire dal 2011, sarà sempre possibile continuare a leggere liberamente “La rivolta delle pecore” https://www.alberovagabondo.it/?p=1343 e “Riflessioni di una pecora nera: la tosatura” https://www.alberovagabondo.it/?p=1911 on line.
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Quaderno edito da http://edizioniilpapavero.com
Per info sul progetto contattare favole@alberovagabondo.it.