Petrolio in Irpinia. La posizione di Giovanni Romano assessore all’ambiente Regione Campania

C’è grande interesse delle compagnie di ricerca di idrocarburi nel Sannio e in Irpinia, dove hanno richiesto, e in alcuni casi già ottenuto dalla Regione Campania, i permessi per le prime fasi di esplorazione petrolifera. La Delta Energy, compagnia inglese, ha ottenuto, nel Sannio, la compatibilità per le prime fasi di esplorazione del progetto “Pietra Spaccata” e ha presentato la VIA per il progetto “Case Capozzi”, si tratta di indagini iniziali, che interessa anche Casalbore, Montecalvo, Ariano e Melito. In Irpinia, entro febbraio, la Regione dovrà verificare la compatibilità della VIA presentata da Cogeid e Italmin per trivellare un primo pozzo esplorativo a Gesualdo all’interno del Progetto Nusco – 45 comuni in Irpinia e Apice nel Sannio per un totale di 698 kmq – che è quindi quello ad uno stadio più avanzato e il cui iter è iniziato nel 2002.
Sono diverse le criticità riportate in questi ultimi mesi dai tecnici consultati dai Comitati No petrolio in Alta Irpinia e No trivellazioni petrolifere e l’Assessore Regionale all’Ambiente Giovanni Romano ha risposto ad alcune delle problematiche evidenziate finora. Una delle principali questioni sollevate è l’alta sismicità del territorio. In particolare, a Gesualdo, c’è una forte carica tettonica accumulata dato che l’ultimo terremoto risale al 1732. «In generale la sismicità dell’area – afferma Romano – non costituisce una problematica rilevante ai fini della realizzazione di un pozzo esplorativo. Fenomeni di interconnessione tra strati litologici sono sempre possibili indipendentemente dalla presenza del pozzo, che si ricorda deve essere dotato di tutti i sistemi di sicurezza per interrompere l’attività di esplorazione in caso di eventi calamitosi. In ogni caso nell’ambito della Valutazione di Impatto Ambientale dovranno essere presi in considerazione anche questi aspetti». La presenza nelle immediate vicinanze di Gesualdo delle Terme di Villamaina e la possibile risalita di idrocarburi nelle fratturazioni presenti, come testimoniano le mefiti, non è inoltre presa in considerazione dalla relazione tecnica della Cogeid, senza contare il danno d’immagine al circuito economico e turistico termale. «Il progetto è attualmente in istruttoria nell’ambito della procedura di Valutazione di Impatto, a cui si rimanda per la necessaria valutazione tecnica in ordine alla compatibilità ambientale e quindi anche di quegli aspetti connessi alla presenza, nell’area di influenza dell’intervento, di acque termali e di mefiti. Nell’ambito di tale procedura chiunque potrà presentare osservazioni, anche evidenziando aspetti che ritiene non siano stati trattati adeguatamente nei documenti presentati ai fini della procedura. Si ribadisce comunque che il progetto presentato prevede la realizzazione di un unico pozzo con finalità esplorative».
C’è da considerare la vocazione ambientale, naturalistica ed enogastronomica dell’Irpinia, la presenza di molteplici SIC e ZPS, oltre che l’invaso di Conza e il Massiccio del Terminio Cervialto, principali riserve idriche del Mezzogiorno. Infine le ricadute economiche e ambientali per il territorio – che in Val D’Agri non sono state positive – visto che il settore petrolifero è ad alto valore aggiunto, ma a bassa intensità di occupazione, a differenza dei settori agricolo e turistico che hanno una maggiore occupabilità. «Le problematiche richiamate – dichiara Romano -, molte delle quali inerenti il modello di sviluppo del territorio interessato, non attengono al progetto attualmente in Valutazione di Impatto Ambientale ma eventualmente ad un progetto di coltivazione di idrocarburi che oggi non è oggetto di discussione. In ogni caso le comunità locali possono e devono esprimersi in tutte le sedi competenti al fine di affermare le proprie volontà pianificatorie e programmatiche, e ciò indipendentemente dalle caratteristiche tecniche degli interventi, al fine di affermare e salvaguardare le proprie scelte di sviluppo dei rispettivi territori.
La Regione si fa garante della correttezza e della trasparenza di tutte le procedure garantendo a tutti i portatori di interesse e primi fra tutti le comunità locali di potersi esprimere e di poter avanzare
le proprie istanze nel rispetto dei diritti di tutti». Virginiano Spiniello, Il Mattino, Redazione di Avellino 24/01/2013

Documentazione
Valutazione impatto ambientale Gesualdo

Valutazione di incidenza ambientale Progetto Nusco

Per ulteriori informazioni consulta la pagina del Comitato no petrolio in Alta Irpinia e del Comitato no Trivellazioni petrolifere irpinia

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