
Regione Campania, Autorità di Bacino Liri Garigliano Volturno, ATO 1 Calore Irpino, Provincia e Comuni sono assolutamente inerti. Mentre perdiamo le nostre sorgenti, non solo quella del Calore, si parla di futuro dell’Irpinia pensando al petrolio o all’eolico e fotovoltaico che impunemente possono sottrarre terra all’agricoltura, invece di effettuare una attenta e rispettosa pianificazione delle installazioni. Qualunque attività umana ha un impatto ambientale e la migliore pratica per salvare le risorse è utilizzare l’efficientamento e la riduzione degli sprechi. Il primo spreco dell’Irpinia è l’acqua. Paghiamo in bolletta il costo del sollevamento dell’acqua dei pozzi mentre forniamo la nostra migliore acqua di sorgente alla Campania e alle regioni vicine. E intanto l’ecosistema fluviale irpino muore nell’indifferenza generale innanzitutto degli abitanti insensibili al patrimonio che hanno ereditato: boschi, montagne, sorgenti, fiumi posssono essere svenduti o riempiti impunemente di rifiuti e discariche. Il 28 ottobre a Taurasi (AV) l’assemblea pubblica del Comitato Tutela Fiume Calore.
Foto Calore Ponte Lavandaia – 24 ottobre 2012
Foto Calore Ponte Lavandaia e sentiero Ponte del Fascio – Aprile 2012