Alle elementari Mario Pisacreta di Santo Stefano del Sole, in autunno, nonni e bambini, guidati dalla Maestra Grazia, insieme a Nonna Tommasina e alla Maestra Rosanna, sua figlia, nell’orto di Nonna Livia, hanno fatto un grande miracolo: un orto, un orto biologico in uno dei paesi più belli dell’Irpinia, quindi del mondo. Qui gli ultranovantenni abbondano e sono in perfetta salute, qui all’inizio dei Monti Picentini comincia, dove è iniziato, il nuovo ciclo dell’Albero Vagabondo.
Dopo i rifiuti in montagna, un po’ di cose belle, di belle cose da vedere nel cuore dell’appennino meridionale, serbatoio idrico di milioni di persone nel sud italia. Per chi non lo sapesse le sorgenti Urciuoli che riforniscono la città di Napoli scendono dalle nostre montagne… Eccoli qui, la prima festa del colore dell’Albero Vagabondo oramai quattro anni fa, è iniziata a Santo Stefano del Sole. Qui, con l’orto biologico di nonni e bambini, inizia un nuovo ciclo. Visto che i rifiuti in montagna sono invisibili ai grandi, allora insegniamo ai bambini almeno a vedere le cose belle per conservarle ai grandi, con l’aiuto di chi le conosce bene: i nonni. E’ questo vero attivismo pedagogico, come avrebbe detto Dewey, ma è anche arte ambientale, come avrebbe detto Joseph Beuys. O arte nel sociale, secondo noi.