Il cane pastore ci guarda – disse la Pecora nera – e noi continuiamo a brucare, non sappiamo nemmeno se l’erba è buona”.
“Alcune, mi dice una sorella che veniva dalle terre alte, quelle dei lupi, hanno pastori che le stanno portando a pascere sui campi avvelenati.
“Nessun pastore – intervenne il capro espiatorio – vuole portare le pecore sui campi avvelenati, ma se dai campi esce quella cosa nera che puzza, o nell’aria si diffonde quella polvere sottile che brucia occhi e intestino. Ecco allora, io, credo noi dovremmo ribellarci”. continua…
Viveva in una nazione ricca di acqua, di terra e di sole un re vanitoso e arrogante a cui piaceva molto sembrare elegante e alla moda, ma che non era capace, come del resto i suoi predecessori, di governare quella nazione così verde e ricca, troppo preso a saccheggiarla insieme ai suoi cortigiani. Un giorno alcuni venditori di fumo, avendo saputo come era facile approfittarsi di quella terra utilizzando i punti deboli dei suoi governanti, ritennero giunto il loro turno e si presentarono dal re annunciando di avere un nuovo vestito meraviglioso, fatto di un tessuto coloratissimo, con sfumature d’oro e d’argento, di platino e di smeraldo che profumava di successo. continua…
Dopo quasi due anni di limbo dalla prima richiesta, martedì 22 luglio, a Napoli, la Commissione VIA della Regione Campania inizia l’iter di Valutazione dell’Impatto Ambientale per il pozzo petrolifero a Gesualdo. I comitati e le associazioni – attraverso la piattaforma del Costituendo Forum ambientale dell’Appennino che sta raccogliendo in queste ore le adesioni – chiedono uno sforzo ai sindaci e alla politica, in questo periodo di ferie estive, per essere presenti, tornando dal mare o posticipando le vacanze, e far sentire la loro vicinanza al territorio che amministrano. Una nuova assenza delle istituzioni ai tavoli sarebbe sintomatica di una mancanza di rappresentanza politica. Aprire un pozzo tra Irpinia e Sannio rappresenterebbe il primo passo per un nuovo e più sfrontato sfruttamento delle aree interne che causerà conseguenze disastrose per Campania e Puglia. continua…
Il 22 dicembre 2013 in un paesino dell’Irpinia dove si pensa di realizzare le prime esplorazioni petrolifere del Progetto Nusco eravamo in tanti. In 2 minuti la manifestazione di popolo organizzata dal Coordinamento irpino – no Triv Beni Comuni a Gesualdo, prima di Natale. C’era tanta gente normale, con tanta voglia di stare insieme. continua…
Quale modello di sviluppo per le aree interne del mezzogiorno? Industria petrolifera sull’Appennino meridionale o blue economy a tutela e salvaguardia delle risorse naturali? Il 20 Gennaio 2014 alle ore 11.30, presso l’Università Suor Orsola Benincasa, a Napoli, gli studenti del laboratorio “Piano di Comunicazione Ambientale, elementi di marketig ecologico” tenuto da Virginiano Spiniello lanciano l’idea-progetto “Festival del gusto dell’Appennino meridionale”. continua…
Si tiene alle 16.00 (24/05/2013, N.d.R.), al Circolo della Stampa di Avellino, il convegno organizzato dal Comitato no Petrolio in Alta Irpinia “Irpinia tra petrolio, acqua e sismicità”. Intervengono Massimo Civita, ordinario di idrogeologia applicata presso il Politecnico di Torino, tra i massimi esperti internazionali di idrogeologia, Albina Colella, ordinario di geologia presso l’Università della Basilicata, esperta delle conseguenze ambientali dell’industria petrolifera in Val D’Agri, Sabino Aquino, geologo e dirigente Alto Calore Servizi, Franco Ortolani, ordinario di geologia presso la Federico II di Napoli. Introdurrà Eduard Natale, portavoce del Comitato, modererà Christian Masiello. continua…
Mentre a Gesualdo si attende a breve il parere di compatibilità ambientale della Regione sull’avvio del primo pozzo esplorativo i relatori del Convegno di Viggiano del 19 gennaio su petrolio acqua e sismicità, professori ed esperti di chiara fama, hanno inviato alle Regioni Campania, Puglia e Basilicata, un documento nel quale richiedono di far istituire urgentemente un Centro Studi per la Protezione Ambientale nelle aree interessate da attività petrolifere attuali e future. «Lo scopo del Centro Studi – dichiara Albina Colella, ordinaria di Geologia all’Università della Basilicata e relatrice – è quello di raccogliere dati, effettuare misure e analisi, gestire i monitoraggi integrati continui in un territorio molto complesso. continua…
C’è grande interesse delle compagnie di ricerca di idrocarburi nel Sannio e in Irpinia, dove hanno richiesto, e in alcuni casi già ottenuto dalla Regione Campania, i permessi per le prime fasi di esplorazione petrolifera. La Delta Energy, compagnia inglese, ha ottenuto, nel Sannio, la compatibilità per le prime fasi di esplorazione del progetto “Pietra Spaccata” e ha presentato la VIA per il progetto “Case Capozzi”, si tratta di indagini iniziali, che interessa anche Casalbore, Montecalvo, Ariano e Melito. In Irpinia, entro febbraio, la Regione dovrà verificare la compatibilità della VIA presentata da Cogeid e Italmin per trivellare un primo pozzo esplorativo a Gesualdo all’interno del Progetto Nusco – 45 comuni in Irpinia e Apice nel Sannio per un totale di 698 kmq – che è quindi quello ad uno stadio più avanzato e il cui iter è iniziato nel 2002. continua…
Il Guardiano della montagna
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