A Volturara, nel cuore verde dell’Irpinia, incastonata tra le montagne del Parco Regionale dei Picentini, si dispiega la Piana del Dragone, una conca che, in occasione di piogge persistenti e diffuse, si allaga offrendo un paesaggio appenninico spettacolare. Grazie ad un bacino imbrifero a deflusso chiuso di oltre 60 Kmq, il più grande dell’Appennino meridionale, l’Irpinia vanta una risorsa strategica di importanza primaria per la pianificazione territoriale delle risorse naturali nazionali. Eppure è dagli inizi del novecento – ricordiamo le interrogazioni parlamentari dei Senatori Nicola Mancino e Angelo Flammia nel 2002, nonché il precedente Piano d’Ambito dell’Ato che interessava l’intero bacino sotto la presidenza De Stefano – che si richiede, senza alcun risultato, un’opera di bonifica e risanamento ambientale. continua…
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Il delicato equilibrio della Piana del Dragone
La Piana del Dragone è un bacino endoreico che riveste un’importanza fondamentale per l’approvvigionamento idrico di tre regioni (Campania, Puglia e Basilicata). Infatti, le acque che arrivano all’inghiottitoio della Bocca del Dragone sono tributarie della falda di base del Monte Terminio e alimentano le sorgenti di Cassano Irpino (Acquedotto Pugliese), le Sorgenti continua…