La lunga storia della Pavoncelli bis. Una galleria che potrebbe decretare la fine degli ecosistemi fluviali irpini

La galleria Pavoncelli, realizzata agli inizi del ‘900 e lunga circa 15 chilometri, è il primo tratto dell’Acquedotto Pugliese (Aqp) e rifornisce oltre 1.700.000 Pugliesi e Lucani. Raccoglie le acque della sorgente Sanità da Caposele e, dal 1960, delle sorgenti del Calore, da Cassano Irpino. Dopo il terremoto del 1980 la galleria Pavoncelli ha subito danni notevoli per la cui riparazione fu drasticamente ridotta l’erogazione idrica per circa quattro mesi con notevoli disagi per la popolazione. Si decise, quindi, di realizzare una nuova galleria, la Pavoncelli bis, che avrebbe garantito l’approvvigionamento idrico mentre la prima galleria avrebbe dovuto essere riparata. I lavori iniziarono nel 1990 e nel 1992 continua…

La Galleria Pavoncelli bis, minaccia alle sorgenti e ai fiumi dell’Irpinia e della Valle del Sele

Fiume calore - Montella

L’acqua è una risorsa strategica e la sua gestione geopolitica ha riflessi economici e conseguenze ambientali. Nella logorante partita tra Acquedotto Pugliese (AQP) ed enti irpini per la realizzazione della galleria Pavoncelli bis Sabino Aquino, idrogeologo, dal 2005 al 2010 Presidente del Parco Regionale dei Monti Picentini, è l’alfiere di una scacchiera che, a quanto pare, è di nuovo sul tavolo. E’ una contesa per le risorse territoriali strategiche in cui rientra anche la Piana del Sele che dal 2010, con le sue Riserve Regionali Naturali Foce Sele Tanagro e Monti Eremita Marzano ha lanciato un appello per riparare la vecchia galleria e ristrutturare un acquedotto che smarrisce nel cammino il 50% dell’oro blu. continua…

Agricoltura biologica. Un biodistretto nei Picentini.

In Irpinia nel 2008, secondo le stime dell’Assessorato all’Agricoltura regionale, c’erano 67 produttori biologici su un totale campano di 636, di cui oltre la metà in provincia di Salerno. La presenza maggiore, circa il 50%, è nei comprensori dell’Alta Irpinia e del Terminio Cervialto. Sono aree di grande pregio naturalistico con le importanti cime del Polveracchio, del Montagnone di Nusco, del Terminio e dell’Accellica dove abitano ancora lupi, nibbi e poiane. Nelle zone pedemontane oliveti, castagneti da frutto, vigneti, noccioleti, ma anche frutteti continua…

La valle incantata di Serino


Tanto tempo fa, nella valle incantata di Serino, c’erano tanti paeselli abitati da contadini. Vivevano di quello che offriva la terra, la coltivavano e “la cantavano”. Di buon mattina partivano grandi e piccini per godere in un’altra giornata trascorsa fra alberi di castagno, di nocciolo, di melo e di faccio. Un giorno un bambino di nome Gabriele si fermò ad osservare quant’era bello vivere in mezzo alla natura. Ascoltava gli uccellini cantare, guardava il ruscello continua…