Rapaci e uccelli rari d’Alta Irpinia decimati dalle pale eoliche

Se io fossi una cicogna mi rifiuterei di portare ancora bambini, di sudare e farmi in quattro per noi umani. Magari per correre il rischio, drammaticamente realistico, di essere tagliata in due da un mulino a vento d’acciaio di cui non sospettavo minimamente l’esistenza.
Due delle dieci coppie di cicogna nera italiana vivono nell’Irpinia d’Oriente ed è qui che la Regione Campania ha già autorizzato 19 torri a Monteverde, 4 ad Aquilonia e, nella vicina Lacedonia, è stato presentato un progetto di ben 33 torri. Vincenzo Cripezzi, responsabile LIPU Pugliese, scruta le torri sui crinali e, da anni, continua la sua battaglia contro l’installazione di centrali eoliche nel nostro meridione nelle aree soggette a vincoli ambientali. continua…

La figlia della luna

Delfina amava profondamente il grande bosco che circondava la casa di suo padre a Belgioioso. L’ombra riposante e lo stormire delle foglie le tenevano compagnia nelle lunghe giornate estive. Era affascinata dai tronchi nodosi, dalle calde cortecce porose, dall’intrico dei rami con la loro livrea lussureggiante. Ma anche d’inverno i grandi alberi le davano gioia. Le piacevano i ricami che la neve arabescava sugli intrecci stilizzati dei rami nudi, scuri contro il cielo azzurro cupo dei freddi crepuscoli.
Un caldo pomeriggio di giugno, Delfina si fermò a osservare il grande platano che sorgeva al limitare del bosco. continua…

Rifiuti in montagna. Non è solo un problema di senso civico

Il problema dell’abbandono dei rifiuti è connaturato al nostro stesso modello di sviluppo industriale. Non c’è un singolo attore non interessato e, allo stesso tempo, nessuno degli attori in gioco riesce ad agire diversamente. La malavita, vista la sua mission, non può sottrarsi all’intermediazione per la facilità e redditività del business e, d’altro canto, la natura competitiva delle medie e grandi imprese e la dura legge di mercato le spingono ad approfittarne. Se l’Italia è una potenza industriale – come afferma Toni Servillo, in Gomorra – buona parte del merito ce l’hanno le campagne campane. continua…

Calore Lucano, un fiume part time nel Parco del Cilento

Dalle pendici settentrionali del Monte Cervati, nel cuore del Parco Nazionale del Cilento, nasce il Calore Lucano. Qui il Lupo e l’Aquila sono ancora il re dei boschi e la regina delle montagne, la lontra ha il suo territorio di caccia, e il vento prova ad insinuarsi nelle grotte, poi discende lungo le forre, spazzola le antiche carcare e soffia tra gli antichi sentieri, una volta calpestati dai briganti. E’ una terra protetta da tante leggi, ma non dall’uomo che, pure, quelle leggi le ha create: Patrimonio Unesco, Riserva di Biosfera, Geoparco continua…

I bambini e i genitori puliscono la montagna

Bimbi e genitori salgono in montagna

C’è una selezione naturale che si opera tra le persone. 230 bambini e 2 comuni erano in montagna a giugno, con l’Albero Vagabondo. 1 Comune e circa 70 bambini il primo ottobre, insieme al Metamorfo. 6 di questi bambini sono riusciti a far salire i genitori con loro a pulire. Ma tutti gli altri sono stati comunque partecipi e necessari. Perchè i loro disegni, le loro favole, sono tutte conservate in questo sito. E magari, l’anno prossimo, in montagna ci saranno meno rifiuti. Perchè non sperare? continua…

Arte ambientale, arte nel sociale. Azione, reazione

Un’azione di arte ambientale significa, per noi, inserire un segno di denuncia all’interno di un contesto degradato. E’ un’azione di arte nel sociale, prevede un momento di azione e liberazione, preceduto dalla conoscenza, dalla consapevolezza. Per questo motivo i disegni dei bambini – tavolette e striscioni – venogno installati sulle discariche. Perchè ne prendano coscienza i bambini, ma soprattutto i grandi, in primo luogo quelli che continuano a sversare in montagna. Sullo striscione dell’anno scorso, consumato dal tempo, abbiamo installato lo striscione di quest’anno mentre giù, nella curva, sono ancora visibili i rifiuti nuovi. continua…

Il Metamorfo e i bambini fanno festa

 

L'Albero Metamorfo, il Brigante e Angelica

L’Albero Vagabondo, il primo ottobre, si è trasformato nel Metamorfo, insieme ai bambini delle elementari di Santo Stefano del Sole, nel Parco Regionale dei Monti Picentini. E’ una favola, un’opera d’arte trasformata dall’energia collettiva, un esperimento di arte nel sociale giunto al terzo anno grazie ai bambini, ai genitori, ai maestri – in particolare al sostegno della maestra Grazia Egidio – e al Comune. continua…