Un centro studi per la protezione ambientale di Campania e Basilicata

Mentre a Gesualdo si attende a breve il parere di compatibilità ambientale della Regione sull’avvio del primo pozzo esplorativo i relatori del Convegno di Viggiano del 19 gennaio su petrolio acqua e sismicità, professori ed esperti di chiara fama, hanno inviato alle Regioni Campania, Puglia e Basilicata, un documento nel quale richiedono di far istituire urgentemente un Centro Studi per la Protezione Ambientale nelle aree interessate da attività petrolifere attuali e future. «Lo scopo del Centro Studi – dichiara Albina Colella, ordinaria di Geologia all’Università della Basilicata e relatrice – è quello di raccogliere dati, effettuare misure e analisi, gestire i monitoraggi integrati continui in un territorio molto complesso. continua…

Petrolio in Irpinia. La posizione di Giovanni Romano assessore all’ambiente Regione Campania

C’è grande interesse delle compagnie di ricerca di idrocarburi nel Sannio e in Irpinia, dove hanno richiesto, e in alcuni casi già ottenuto dalla Regione Campania, i permessi per le prime fasi di esplorazione petrolifera. La Delta Energy, compagnia inglese, ha ottenuto, nel Sannio, la compatibilità per le prime fasi di esplorazione del progetto “Pietra Spaccata” e ha presentato la VIA per il progetto “Case Capozzi”, si tratta di indagini iniziali, che interessa anche Casalbore, Montecalvo, Ariano e Melito. In Irpinia, entro febbraio, la Regione dovrà verificare la compatibilità della VIA presentata da Cogeid e Italmin per trivellare un primo pozzo esplorativo a Gesualdo all’interno del Progetto Nusco – 45 comuni in Irpinia e Apice nel Sannio per un totale di 698 kmq – che è quindi quello ad uno stadio più avanzato e il cui iter è iniziato nel 2002. continua…

Alta Irpinia a volo di gabbiano

Come un gabbiano che non c’entra niente, scendendo da Lacedonia e andando sull’Ofantina, verso la bassa irpinia oggi guardavo l’alta Irpinia e mi fermavo per qualche minuto, tornando a casa. Dopo Lacedonia l’arcobaleno tra il vento e le pale che ferivano la vista. Ho cercato di prendere solo l’arcobaleno, ma poi mi sono accorto che in sottofondo le pale erano ancora lì. Incastrata tra i monti la Diga di San Pietro, ma quando ti avvicini i rottami del Grande Spettacolo dell’Acqua, le impalcature, sono sempre lì. Un momento di pausa a Carbonara, che chiamano Aquilonia, tra i ruderi del terremoto, quello più vecchio ancora, un bel trattore con pecore e capre e tre cani che prendono la rincorsa ma poi si fermano, incuriositi, quasi a dire “non importa, fa niente”. E poi scendo da Calitri, non mi fermo, ma un pezzo di Alta Irpinia senza pale eoliche me lo tengo per me. Arrivo all’Oasi di Conza, continua…

Nuj, Mund•verd e Ij

Una stupenda poesia in monteverdese strettissimo, struggente e commovente. Purtroppo l’emigrazione dai nostri paesini dell’interno non è mai finita e adesso restare è ancora più un atto di coraggio e di amore come l’amore di Tonino per la sua terra.

M r • cord angora quir iuorn
accù na valigia vecchia r carton,
nu par r scarp usat e nu cauzon,
a na cammisa mangava nu button.
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continua…

Makardìa occhio per occhio dentro per dentro

Magari a Dio, non importa, fa niente. In dialetto aquilonese: “Makardìa”. I tre musicisti altirpini hanno ultimato “Occhio per occhio dentro per dentro”, testi e musiche di Filomena D’Andrea. Italiano, spagnolo, russo, aquilonese, lionese, siciliano, calabrese. Nel primo lavoro autoprodotto del trio le lingue degli umili saltano insieme alle filastrocche, riprendono, come in “Santu Vitu”, i canti delle processioni, battono ritmi antichi, popolari, i suoni si mischiano, semplici, efficaci, diretti, inseguono e poi si distendono nel recitato. La comunicazione è immediata, essenziale, scarna e coinvolgente, come i disegni “da naso per aria” del percussionista. «Il CD – afferma Virginio – sarà pronto al massimo per il 31 gennaio, quando suoneremo a Terrafuoco, ad Avellino, per il Focarone di San Ciro. continua…