La storia dell’albero Pino



C’era una volta un alberello di nome Pino ed era circondato dai rifiuti.
Lui era triste perché in quel luogo vi si trovavano tantissimi rifiuti e tutti gli alberi erano infestati dai detriti come: lattine, bottiglie, divani, ruote, frigoriferi, vetri, plastica, rifiuti umidi, carta, erbe, eccetera.
Tutti gli alberi di quel posto erano tristi, ma ogni tanto venivano dei bambini a pulire le montagne. Gli alberi speravano che il giorno stesso venivano quei bambini. Quasi tutti i giorni i rifiuti erano portati in montagna. Pino si chiedeva perché quelle persone cattive venivano a portare i rifiuti in montagna infestandoli di detriti e sporcizie: piccolo Pino non capiva! continua…

La Favola di Gheriglio e Gaia e l’amianto sui disegni dei bambini


Non ho mai messo la mascherina per andare in montagna, ma la prossima volta che salgo lo dovrò fare. Oggi inizia il quarto anno dell’albero Vagabondo a Santo Stefano del Sole e sono salito a fare le foto della situazione in montagna quest’anno. Era più di un anno che non salivo, non ce la facevo a vedere cosa c’era. Mi sono fermato alla prima installazione con i disegni dei bambini di due anni fa. Sui resti dello striscione e sui fili spezzati dove le tavolette colorate non c’erano più stavolta ho trovato copertoni, una televisione, cemento andato a male e, ciliegina, lastre di ethernit, amianto, frantumato anche. A meno di trecento metri in linea d’aria dal primo nucleo abitato.
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I disegni dei bambini sui rifiuti tra Lapio e Taurasi


Tra Lapio e Taurasi, come quasi ovunque in Irpinia, crescono le discariche create dai cittadini di passaggio. Lo sport del lancio del sacchetto continua ad avere buon seguito e conta numerosi specialisti che si esercitano lungo le strade di campagna. Anche su queste microdiscariche sono comparse le tavolette dell’ultima festa del colore che abbiamo fatto a Montemiletto. I disegni dei bambini sui rifiuti per chiedere ai grandi di non continuare a negargli il futuro. continua…

Montemiletto 7/4/2013. E’ finita la Festa del colore, aspettiamo un’altra tappa.

Oggi siamo stati a Montemiletto e abbiamo fatto un’altra bellissima tappa del nostro viaggio.
Sono quasi sei anni che giriamo nei paesini e, grazie ai bimbi, mettaimo i disegni sulle discariche per chiedere di bonificarle. Ma non succede spesso, non succede quasi mai. Nè gli sversamenti diminuiscono, anzi aumentano oppure noi semplicemente li guardiamo e ce ne accorgiamo.
Insieme al Comitato Legalità è bene comune abbiamo realizzato due installazioni: una sul Ponte del Calore, “piccola grande opera” inutile, un’altra su una discarica in piena campagna.
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Festa del Colore a Montemiletto. 7 aprile 2013


Continua il viaggio dell’Albero Vagabondo tra i piccoli comuni dell’entroterra per dire no, insieme ai disegni dei bambini, agli sversamenti di rifiuti in montagna, nei fiumi, nei boschi. Il 7 aprile a partire dalle 10.30 in Piazza IV novembre a Montemiletto (AV) si terrà la Festa del Colore, aperta a tutti i bambini, fino ad esaurimento materiale. L’iniziativa sarà ospitata all’interno dell’evento organizzato dal Comitato “Legalità è Bene Comune” sulle tematiche idriche, la gestione pubblica e partecipata dell’acqua e i rischi delle esplorazioni petrolifere nel più importante bacino idrografico dell’Appennino meridionale. Interverranno all’incontro associazioni e comitati tra cui: WWF Irpinia, LIPU Sannio, In Loco Motivi, Comitato Fiume Calore, CittadinanzAttiva, Comitato No trivellazioni Petrolifere Irpinia, Comitato No petrolio Alta Irpinia, Amici della Terra Irpinia, Rouge Onlus.
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La funzione dell’arte nel sociale. Dichiarazione di lavoro. Giovanni Spiniello, 1977

Nel 1977, Giovanni Spiniello, che ha creato la scultura L’Albero Vagabondo, ideata da Virginiano, formalizzò in questa dichiarazione la sua concezione della funzione dell’arte nel sociale. Era il punto di partenza e di arrivo di un percorso che aveva iniziato negli anni ’60 sulle aie dei contadini, facendo partecipare i bambini alle prime operazioni collettive di azione sociale. Erano le prime feste del colore.
E’ una dichiarazione ancora attuale e che ricorda le radici della nostra associazione, L’Albero Vagabondo, il cui scopo è promuovere l’educazione, l’informazione e l’arte ambientale attraverso azioni collettive di arte nel sociale e le favole dello Spirito del Re Albero e della Rivolta delle Pecore.
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Pietro il Petroliere

I polmoni verdi e i serbatoi idrici della Campania e del meridione sono minacciati da progetti di ricerca petrolifera in varie fasi di avanzamento: Irpinia e Sannio con i progetti Nusco, Santa Croce, Pietra Spaccata e Case Capozzi, il Vallo di Diano con il progetto Monte Cavallo, respinto per mancanze procedurali. Ancora una volta, invece di proporre un modello di sviluppo sostenibile che rilanci turismo e agricoltura, si pensa di sacrificare le risorse ambientali e i paesaggi del sud per pochi barili di petrolio e senza ricadute economiche per il territorio, come dimostra l’esempio della Val d’Agri in Basilicata, ultima in tutte le classifiche economiche e terra di emigrazione giovanile per eccellenza. continua…