Il re è nudo e la terra è stanca!

Viveva in una nazione ricca di acqua, di terra e di sole un re vanitoso e arrogante a cui piaceva molto sembrare elegante e alla moda, ma che non era capace, come del resto i suoi predecessori, di governare quella nazione così verde e ricca, troppo preso a saccheggiarla insieme ai suoi cortigiani. Un giorno alcuni venditori di fumo, avendo saputo come era facile approfittarsi di quella terra utilizzando i punti deboli dei suoi governanti, ritennero giunto il loro turno e si presentarono dal re annunciando di avere un nuovo vestito meraviglioso, fatto di un tessuto coloratissimo, con sfumature d’oro e d’argento, di platino e di smeraldo che profumava di successo. continua…

Finanziate le fogne nella Piana del Dragone. Eliminare i centri di pericolo per l’intero bacino idrico che serve Campania e Puglia

Il 17 maggio, in rete con il Forum Ambientale dell’Appennino, abbiamo realizzato un workshop dove si analizzavano i centri di pericolo sulla piana del Dragone. In questi giorni la Regione ha finanziato quasi 10 milioni per la rete fognaria e il depuratore. Ora è necessario che i 12 Comuni del Bacino idrico (Cassano Irpino, Castelvetere sul Calore, Chiusano San Domenico, Montella, Montemarano, Salza Irpina, Santa Lucia di Serino, San Michele di Serino, Santo Stefano del Sole, Serino, Sorbo Serpico, Volturara Irpina) si uniscano e facciano finalmente una pianificazione per intervenire sui centri di pericolo individuati nel report Bacino idrico della Piana del Dragone, Inquinamento, Centri di pericolo, Ipotesi, proposte, soluzioni continua…

No al Petrolio a Gesualdo. L’Albero Vagabondo aderisce all’Appello.

Dopo quasi due anni di limbo dalla prima richiesta, martedì 22 luglio, a Napoli, la Commissione VIA della Regione Campania inizia l’iter di Valutazione dell’Impatto Ambientale per il pozzo petrolifero a Gesualdo. I comitati e le associazioni – attraverso la piattaforma del Costituendo Forum ambientale dell’Appennino che sta raccogliendo in queste ore le adesioni – chiedono uno sforzo ai sindaci e alla politica, in questo periodo di ferie estive, per essere presenti, tornando dal mare o posticipando le vacanze, e far sentire la loro vicinanza al territorio che amministrano. Una nuova assenza delle istituzioni ai tavoli sarebbe sintomatica di una mancanza di rappresentanza politica. Aprire un pozzo tra Irpinia e Sannio rappresenterebbe il primo passo per un nuovo e più sfrontato sfruttamento delle aree interne che causerà conseguenze disastrose per Campania e Puglia. continua…

Il falco e il 118

Qualche giorno fa mia moglie ha raccolto un falco sulla Santa Cristina, tornando da scuola. Era ferito a un’ala ed era in condizioni davvero difficili. Quando l’ha portato a casa ci siamo attivati per capire cosa fare, quali sono le procedure da seguire, come aiutare l’animale, visto che stava davvero male e l’ala era già infetta. Ho iniziato a telefonare, ed è cominciata la fiera dell’est. Chiamo innanzitutto il Corpo della Forestale di Avellino, che mi dice di chiamare il 1515. Al 1515 mi spiegano che adesso la legge prevede che un animale selvaggio per essere trasportato deve giovarsi dello stesso servizio di noi umani, quindi bisogna che lo trasporti il 118 che ha i mezzi adatti – con che aggravio per il contribuente! – e affidarsi alle cure dell’ASL. continua…

Cairano, 21 giugno, festa del Colore e orto comunitario

Sabato 21 giugno, alle ore 10.00 saliremo insieme ai bambini per installare i loro disegni sull’Orto comunitario di Cairano (AV). La festa è libera ed aperta a tutti i partecipanti di Recupera e Riabita, Restart. L’Albero Vagabondo continua il suo viaggio, ma stavolta non denuncerà discariche e scempi, l’Albero non parlerà del vicino Ofanto che scorre inquinato a partire dalle sue sorgenti e attraversa i nuclei industriali inquinati dell’Alta Irpinia. Non parlerà dell’enorme potabilizzatore che porta l’acqua in Puglia e della storia antica delle traversine ferroviarie nell’acqua. Non ricorderà le storie di acqua che va via e di montagne dimenticate, di piccoli comuni che contrattano con grandi acquedotti vendendo a pochi spiccioli l’acqua che viene da montagne che non sono le proprie. Dimenticherà la vecchia moria delle gru. Non penserà alla minaccia di un parco eolico nell’area di nidificazione della cicogna nera dell’Ofanto. No. continua…

Bonificare le montagne irpine per salvare l’acqua di Puglia e Campania

Il 31 maggio alle ore 16.30, nella Sala Convegni dell’Albergo diffuso Borgo di Castelvetere sul Calore (AV), ripartiamo dalle risorse naturali e dai piccoli borghi per risolvere le criticità ambientali cominciando dalla bonifica montana dei massicci carsici dei Picentini e del Partenio. La più grande fabbrica dell’acqua meridionale che rifornisce Campania e Puglia non risente solo delle minacce esterne – esplorazioni petrolifere, eolico selvaggio ed elettrodotti, sfruttamento delle sorgenti -, ma anche dell’attacco dei suoi abitanti, responsabili dei fenomeni di sversamento diffuso continua…

Orto comunitario a Cairano, un esperimento resiliente


Cosa ci resta se non la terra e l’acqua, il sole e l’aria? In Alta Irpinia a Cairano, 340 abitanti arroccati ai confini della Lucania, nelle terre interne del mezzogiorno, parte l’Orto comunitario. Il progetto, ideato dall’associazione culturale l’Albero Vagabondo apre la stagione di Cairano 7X 2014, ed ha un valore fortemente simbolico e identitario.
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La Piana del Dragone: salvaguardare l’acqua potabile di Campania e Puglia

La Piana del Dragone è uno dei più importanti bacini idrogeologici dell’Appennino meridionale e riveste una rilevanza strategica per l’approvvigionamento di acqua potabile del mezzogiorno alimentando le sorgenti che approvvigionano tre grandi acquedotti: l’Alto Calore, l’Arin di Napoli e l’Acquedotto Pugliese. Anche se la qualità delle acque irpine è attualmente buona, il carico inquinante che si accumula da decenni può trasmettersi alle sorgenti.
Il 17 maggio alle ore 16.30 presso la Sala consiliare del Comune di Volturara irpina (AV) si terrà un Workshop nel quale saranno evidenziati i rischi ambientali e gli interventi da mettere in atto nei dodici comuni del bacino idrico chiedendo agli enti e alle istituzioni competenti di intervenire per valutare le criticità emerse nel Report continua…