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Giù le mani dalla terra, dall’aria, dall’acqua. Comunicato numero 2.

Giù le mani dall’aria, dall’acqua, dalla terra! E’ il messaggio che il 21 settembre, presso il Goleto di S. Angelo dei Lombardi, lanceranno tecnici, associazioni di base, comitati, organizzazioni che si occupano di ambiente, turismo e agricoltura sostenibile e che stanno aderendo al primo Forum ambientale delle aree interne. Dalla Valle del Sabato alla Valle del Sele, dal Calaggio alla Valle Caudina, dal Terminio, al Cervialto, al Polveracchio è un coro di proposte, segnalazioni, analisi e appelli accorati per la difesa, tutela e valorizzazione delle nostre valli, colline e montagne.
Esplorazioni petrolifere nei principali bacini idrici del mezzogiorno, eolico selvaggio ed elettrodotti calati dall’alto senza concertazione e partecipazione, emissioni fuori norma nei nuclei industriali, impianti a biomassa che diventano inceneritori, discariche abusive, interramenti e sversamenti diffusi, fotovoltaico a terra, prelievi indiscriminati di acque sorgive, cave. E ancora, continua…

A rischio le sorgenti irpine dei Picentini, principale risorsa idrica del sud.

Acquedotti con perdite mediamente superiori al 50%, depuratori malfunzionanti, deflusso minimo vitale dei fiumi non rispettato, crisi idriche, sovrasfruttamento delle sorgenti, ecosistema fluviale a rischio, mancato ristoro ambientale, miriadi di microdiscariche e sversamenti abusivi in montagna, bonifiche inesistenti, minaccia di trivellazioni petrolifere e una grande opera dalla storia tormentata, il raddoppio della Galleria Pavoncelli, a complicare ancora di più il quadro generale. Stiamo parlando delle sorgenti irpine dei monti Picentini, la principale, e sconosciuta, risorsa idrica del meridione peninsulare. E’ una informazione poco nota, infatti, che il massiccio carbonatico del Terminio Cervialto, grazie alla sua particolare conformazione calcarea, è un vero e proprio gigantesco serbatoio, una naturale “fabbrica dell’acqua” che, con il suo immenso reticolo di gallerie sotterranee, alimenta le sorgenti di queste montagne. Con benifici straordinari, soprattutto per i territori circostanti. continua…

Giù le mani!Forum ambientale dei comitati e associazioni delle aree interne

Il 21 settembre, presso il Goleto di S.Angelo dei Lombardi, si terrà l’incontro “Giù le mani! Forum di comitati e associazioni di base delle aree interne del mezzogiorno”.
Il forum è organizzato dal Comitato S. Angelo dei Lombardi, dal Comitato no petrolio in Alta irpinia e l’associazione l’Albero Vagabondo ed è ospitato a S.Angelo dei Lombardi luogo scelto simbolicamente visto che nelle prossimità dell’Abbazia del Goleto, cartolina naturale dell’Alta Irpinia, di fronte ai Monti Picentini, sorgeranno un elettrodotto, un parco eolico e una centrale a biomassa.
La finalità è quella di sviluppare un confronto e un dialogo, creando sinergie, tra comitati, associazioni e cittadini sulle tematiche ambientali che interessano l’Irpinia e le aree interne del meridione: continua…

Elettrodotti ed eolico selvaggio. Quali scelte territoriali per le aree interne?

L’Irpinia è un contributore fondamentale al bilancio energetico regionale. Lo testimoniano tre elettrodotti 380 kv in arrivo: Bisaccia-Deliceto, Montecorvino-Avellino Nord e Goleto-Castelnuovo. Si tratta di interventi, tranne il primo, per i quali il termine delle osservazioni è scaduto e che modificheranno il paesaggio di valli, colline e montagne della Bassa e Alta Irpinia. continua…

Su la testa! Elettrodotti in Irpinia nell’assenza di dibattito pubblico

E’ in atto un processo di industrializzazione energetica della Provincia di Avellino che aprirà le porte alla definitiva modifica del paesaggio dell’Alta e Bassa Irpinia. Nell’assenza di un dibattito pubblico condiviso a livello provinciale almeno tre grandi progetti della Terna si avviano a incidere pesantemente sul già compromesso equilibrio ambientale della provincia di Avellino. continua…

Dalle Ecomafie a Rifiuti Zero. Proiezione di Affari Sporchi a Caposele

Oggi a Caposele «Uniti nella Valle» presenta presso l’aula polifunzionale del Comune la sua prima iniziativa: «Dalle Eco-mafie a Rifiuti Zero». La rete di associazioni appena nata lamenta nella Valle del Sele e in Alta Irpinia una situazione ambientale critica sottolineando quanto il diritto alla salute sia sotto attacco. Non solo la questione degli ospedali e le discariche a cielo aperto, ma anche l’inceneritore di Oliveto Citra, ai confini con l’Irpinia, oramai completato e, per il quale, dopo la revoca del permesso della Regione in base alle osservazioni del «Comitato no inceneritore», si attende l’esito del ricorso al Tar a gennaio. Nato per la lavorazione degli scarti dell’agricoltura l’impianto è diventato poi inceneritore privato per rifiuti urbani e industriali all’interno di un’area SIC nei pressi del fiume Sele.
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Inquinamento nella media valle del Sabato. A quando il monitoraggio e gli studi epidemiologici?

Le criticità ambientali della media valle del Sabato non sono relative solo al caso Isochimica e si inseriscono in un contesto più complesso. L’Associazione «Ambiente e Salute» di Arcella dal 2006, sulla base di evidenze scientifiche, sottolinea le criticità ambientali di questo territorio.
«Ci sono studi di questi ultimi anni sulle matrici ambientali, aria, acqua e suolo – afferma l’ingegnere Salvatore Picariello, presidente – che attestano un inquinamento diffuso. Nel 2005, dopo l’incendio della IRM di Manocalzati, uno studio dell’ARPAC attestava, ad esempio, che la presenza di PCB nei suoli e di polveri sottili e ossidi di azoto in aria era ben oltre la soglia consentita. Nel 2007 uno studio successivo confermava i risultati precedenti e nel 2010, su iniziativa dell’associazione, congiuntamente con il CNR e finanziato dalla Provincia, uno studio sul trasporto e la diffusione degli inquinanti emessi dal nucleo industriale di Pianodardine provava come per la Valle le criticità siano rappresentate da ossidi di azoto, polveri sottili e ozono. continua…

Terra e libertà, Montella.


Dal 2001, a Montella, dove sorgeva l’ex cappella del convento di San Francesco a Folloni, è in atto un esperimento di sostenibilità ambientale di cui Giovanni di Genua è il principale riferimento. Si tratta di “Accoglienza rurale Terra e Libertà” aderente alla rete campana “Ragna-tela” e all’interno del movimento nazionale “Genuino Clandestino”. Giovanni è anche uno dei rappresentanti nazionali di “Campagna per l’agricoltura contadina” il cui obiettivo è la libera lavorazione dei prodotti della terra secondo pratiche colturali legate all’agricoltura biologica, biodinamica, sinergica.
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