Come un gabbiano che non c’entra niente, scendendo da Lacedonia e andando sull’Ofantina, verso la bassa irpinia oggi guardavo l’alta Irpinia e mi fermavo per qualche minuto, tornando a casa. Dopo Lacedonia l’arcobaleno tra il vento e le pale che ferivano la vista. Ho cercato di prendere solo l’arcobaleno, ma poi mi sono accorto che in sottofondo le pale erano ancora lì. Incastrata tra i monti la Diga di San Pietro, ma quando ti avvicini i rottami del Grande Spettacolo dell’Acqua, le impalcature, sono sempre lì. Un momento di pausa a Carbonara, che chiamano Aquilonia, tra i ruderi del terremoto, quello più vecchio ancora, un bel trattore con pecore e capre e tre cani che prendono la rincorsa ma poi si fermano, incuriositi, quasi a dire “non importa, fa niente”. E poi scendo da Calitri, non mi fermo, ma un pezzo di Alta Irpinia senza pale eoliche me lo tengo per me. Arrivo all’Oasi di Conza, continua…
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Montella – il fiume Calore e il Ponte del Fascio
Mi trovo spesso, nei giri in giro in Irpinia, dalle parti di Montella perchè credo che insieme a Bagnoli Irpino, Nusco e pochi altri comuni, sia uno dei pochi posti di montagna in Irpinia. Proprio perchè alberovagabondo.it è un sito web nato contro i rifiuti in montagna continua…
Cairano vista da Francesco
Cairano, 1980. La terra trema e tre persone su quattro muoiono, se ne vanno, emigrano, insomma non ci sono più. Oggi gli anziani, stanchi, sono antiche presenze che lentamente spariscono portando via con sè le proprie memorie, un passato ruvido, ma dignitoso, oggi travolto da uno sguardo esterno che, dalla rupe, mostra l’invadenza che strazia Irpinia e Lucania.
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Guardare in alto a Conza della Campania
Conza della Campania. Ogni tanto andavo a guardare in alto volare gli uccelli. E chi è più bravo di me mi ha detto che erano germani reali, svassi, folaghe, gabbiani.
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Mucche e allevatori tra i ruderi di Aquilonia
Risalendo l’Ofantina ci si inoltra lungo le zone di confine dell’Alta Irpinia, terre crocevia di sofferenze e lotte tra natura e uomini che non sempre riescono a spuntarla. Lo testimoniano i ruderi del terremoto del 1930 che distrusse quel che restava dell’antico centro di Carbonara, dopo l’Unità d’Italia divenuta Aquilonia continua…
Lago di Aquilaverde
Proseguiamo il viaggio tra le acque dell’Alta Irpinia. Dopo aver lasciato la Diga di Conza proseguiamo verso Calitri ed arriviamo ad Aquilonia. Attraversiamo il centro del paese e saliamo verso l’antica città distrutta dal terremoto del 1930. E’ uno scenario mozzafiato, interrotto solo dalle gigantesche pale eoliche che deturpano il territorio, presto in maniera ancora più grave. continua…
Lago Laceno
Altopiano del Terminio Cervialto ricco di acqua e di pascoli, antica terra di transumanza con la Puglia e la Terra di Lavoro, dal 1970 unica stazione sciistica campana. E’ stato sede del Laceno d’oro – festival cinematografico voluto da Camillo Marino con la storica presenza di Pier Paolo Pasolini – fino al 1965. Insomma il Laceno continua…
Monte Terminio
Partire da Montella e arrivare a Serino in macchina, percorrendo la strada provinciale 574 del Monte Terminio è una passeggiata alla portata di tutti. Dopo aver raggiunto il Piano di Verteglia è possibile fare una puntatina a Campolaspierto, comune di Volturara Irpina e poi ridiscendere verso Serino, raggiungendo la Salerno Avellino. continua…