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Tarantella for Africa, c’è La rivolta delle pecore

locandina spinielloVenerdì 7 agosto a Tarantella For Africa, Montemarano (AV), La rivolta delle pecore e L’Albero Vagabondo: favole e arte per difendere boschi, montagne e sorgenti. Il percorso artistico, didattico e sociale dell’Associazione L’Albero Vagabondo a Montemarano è stato compiuto appieno. Dopo l’incontro a giugno con i bimbi della Scuola elementare che hanno inviato disegni e favole su www.alberovagabondo.it, Amo Montemarano ha documentato sul sito lo stato dei boschi con le foto dei rifiuti e delle giornate ecologiche realizzate. L’associazione, inoltre, installerà sui rifiuti i disegni che i bimbi realizzeranno in serata durante la Festa del Colore impegnandosi a ripulire, almeno in parte, la montagna.

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Montemarano – rifiuti, favole, disegni e la rivolta delle pecore

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Il 7 agosto, in occasione di Tarantella for Africa, ci sarà un’altra tappa dell’Albero Vagabondo. Durante la presentazione del libro La rivolta delle pecore nel Museo etnomusicale alle 18.00 interverrà l’Associazione Amo Montemarano che  sul territorio ha a cuore la salute dei boschi  e ci ha fornito le foto degli sversamenti abusivi e delle giornate ecologiche effettuate. Alla fine della Festa del Colore saranno i volontari di Amo Montemarano ad installare sui rifiuti le tavolette colorate dei bimbi e ad occuparsi, successivamente, della pulizia dei luoghi.

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Il Grande Albero e i bambini

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C’era una volta un albero che si trovava sopra una montagna.
Vicino a questa montagna c’era una discarica piena d’immondizia. Gli operai non avendo più spazio dove mettere l’immondizia gettavano i rifiuti sotto il grande albero. Due bambini che andavano a giocare sempre lì,  Manù e Giovanni, un giorno videro che l’albero era triste per questa grande quantità d’immondizia depositata ai suoi piedi quindi decisero di aiutarlo. Così andarono a chiamare tutti i bambini del paese e tutti insieme, come una grande squadra tolsero i rifiuti.

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Discariche abusive di rifiuti in montagna. Che fare?

20150318_142509E’ un dato di fatto: abbandonare i rifiuti in montagna è una offesa ambientale che non ha visibilità mediatica, non fa audience. Una lastra d’amianto frantumata, uno pneumatico bruciato, i residui di lavorazione delle attività artigianali smaltiti illegalmente, i cumuli di rifiuti indifferenziati in montagna non hanno lo stesso effetto della minaccia di un pozzo di petrolio. Eppure, in Irpinia, nei Picentini, le falde acquifere delle nostre montagne calcaree sono minacciate da migliaia di microdiscariche nelle aree in cui Alto Calore, Acquedotto Pugliese e Acquedotto ABC di Napoli prelevano migliaia di litri di acqua al secondo dissetando milioni di persone.

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La funzione dell’arte nel sociale. Deliceto.

 20150519_130239Rivolta delle pecore, 27 maggio, Ristorante Ballarò, Dliceto (FG). A Deliceto, insieme al Centro di Salute mentale e al Centro diurno Arcobaleno, si sperimenteranno sentimenti, emozioni, liberandoci tutti insieme grazie ad arte, poesia, musica e teatro. La rivolta delle pecore è una favola che prenderà forma grazie al lavoro collettivo, un semplice momento all’interno di tutto che sarà resa possibile dalla partecipazione, per una lenta evoluzione, per un cambiamento graduale e sereno.

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La rivolta delle pecore sarà a Deliceto (FG) il 27 maggio

locandina spinielloIl Centro di Salute Mentale e il Centro Diurno “Arcobaleno” di Deliceto insieme all’Associazione L’Albero Vagabondo presentano il 27 maggio, presso le strutture de Il Ristorante Ballarò,  “La Rivolta delle Pecore. Storie libertarie di animali rivoluzionari” libro di Virginiano Spiniello, edito da Il Papavero.
Arte, musica, poesia e teatro si alterneranno in una occasione di incontro che vuole essere un momento di riflessione sul cambiamento interiore, la consapevolezza, il dialogo tra libertà e regole perché l’unica rivoluzione possibile, per le pecore, è il salto, l’evoluzione. continua…

Piana del Dragone sorgenti ancora a rischio

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La Piana del Dragone è un ecosistema fragilissimo in cui insistono molteplici centri di pericolo. Periodicamente la conca endoreica si allaga e l’acqua arriva nell’inghiottitoio carsico in interconnessione con le sorgenti più importanti dei monti Picentini. La vulnerabilità è molto alta dato che le sorgenti sono in diretta comunicazione con l’inghiottitoio tramite grossi canali carsici e non si sa fino a quando l’ecosistema della Piana riuscirà a depurare il carico inquinante proveniente dai Centri di pericolo che insistono nell’intero Bacino idrogeologico che comprende 12 comuni.
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Appennino Futuro. Laboratorio Transumante. Bisaccia, 8 Febbraio

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Cibo, territorio, ambiente, energia. 

L’8 febbraio nel Castello Ducale di Bisaccia parte “Appennino futuro. Laboratorio transumante” evento promosso da Slow Food, Salviamo il Paesaggio, piattaforma Forum ambientale dell’Appennino, L’Albero Vagabondo e con il patrocinio del Comune di Bisaccia. L’iniziativa coniuga agricoltura, ambiente, territorio e scelte energetiche per dimostrare che un’alternativa sostenibile alla speculazione energetica in atto nelle aree interne dell’Appennino meridionale è possibile, già c’è, si sta lentamente e spontaneamente costruendo. continua…