Tutti gli articoli di Albero vagabondo

Elettrodotti ed eolico selvaggio. Quali scelte territoriali per le aree interne?

L’Irpinia è un contributore fondamentale al bilancio energetico regionale. Lo testimoniano tre elettrodotti 380 kv in arrivo: Bisaccia-Deliceto, Montecorvino-Avellino Nord e Goleto-Castelnuovo. Si tratta di interventi, tranne il primo, per i quali il termine delle osservazioni è scaduto e che modificheranno il paesaggio di valli, colline e montagne della Bassa e Alta Irpinia. continua…

Su la testa! Elettrodotti in Irpinia nell’assenza di dibattito pubblico

E’ in atto un processo di industrializzazione energetica della Provincia di Avellino che aprirà le porte alla definitiva modifica del paesaggio dell’Alta e Bassa Irpinia. Nell’assenza di un dibattito pubblico condiviso a livello provinciale almeno tre grandi progetti della Terna si avviano a incidere pesantemente sul già compromesso equilibrio ambientale della provincia di Avellino. continua…

Dalle Ecomafie a Rifiuti Zero. Proiezione di Affari Sporchi a Caposele

Oggi a Caposele «Uniti nella Valle» presenta presso l’aula polifunzionale del Comune la sua prima iniziativa: «Dalle Eco-mafie a Rifiuti Zero». La rete di associazioni appena nata lamenta nella Valle del Sele e in Alta Irpinia una situazione ambientale critica sottolineando quanto il diritto alla salute sia sotto attacco. Non solo la questione degli ospedali e le discariche a cielo aperto, ma anche l’inceneritore di Oliveto Citra, ai confini con l’Irpinia, oramai completato e, per il quale, dopo la revoca del permesso della Regione in base alle osservazioni del «Comitato no inceneritore», si attende l’esito del ricorso al Tar a gennaio. Nato per la lavorazione degli scarti dell’agricoltura l’impianto è diventato poi inceneritore privato per rifiuti urbani e industriali all’interno di un’area SIC nei pressi del fiume Sele.
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I disegni dei bambini sulle discariche in montagna

Di nuovo i disegni dei bambini sulle discariche. A santo stefano del sole è la quarta volta. Nei posti dove abbiamo messo le altre tavolette negli anni scorsi hanno semplicemente continuato a sversare rifiuti. L’unica soddisfazione un piccolo sentiero che ripulimmo in una giornata ecologica di qualche anno fa. Non sono tornati i frigoriferi. In compenso ci sono valige, buste nere e grandi un po’ dovunque, i soliti rifiuti edili, copertoni di camion e macchine e chi più ne ha più ne metta. La maggior parte dei rifiuti potrebbe essere conferita al comune che ha previsto anche di prendere i piccoli scarti dei rifiuti edili. Ma pare che nessuno lo sappia. Quest’anno è salito anche Alessandro Iacuelli, giornalista, continua…

Vesuvio, i colori dei bambini sui rifiuti. 9/06/2013

Il 9 giugno sul Vesuvio, siamo saliti con l’Albero Vagabondo e l’Albero Metamorfo. Era un’occasione speciale, visto che andavamo a fare una festa del colore con i bambini ma, contemporaneamente, i volontari di Let’s do it Italy avrebbero anche pulito la montagna dai rifiuti. In genere l’Albero Vagabondo si trasforma in Metamorfo se i grandi puliscono la montagna, in questo caso c’è stato uno sdoppiamento di personalità ed erano tutti e due insieme, per la prima volta.
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Inquinamento nella media valle del Sabato. A quando il monitoraggio e gli studi epidemiologici?

Le criticità ambientali della media valle del Sabato non sono relative solo al caso Isochimica e si inseriscono in un contesto più complesso. L’Associazione «Ambiente e Salute» di Arcella dal 2006, sulla base di evidenze scientifiche, sottolinea le criticità ambientali di questo territorio.
«Ci sono studi di questi ultimi anni sulle matrici ambientali, aria, acqua e suolo – afferma l’ingegnere Salvatore Picariello, presidente – che attestano un inquinamento diffuso. Nel 2005, dopo l’incendio della IRM di Manocalzati, uno studio dell’ARPAC attestava, ad esempio, che la presenza di PCB nei suoli e di polveri sottili e ossidi di azoto in aria era ben oltre la soglia consentita. Nel 2007 uno studio successivo confermava i risultati precedenti e nel 2010, su iniziativa dell’associazione, congiuntamente con il CNR e finanziato dalla Provincia, uno studio sul trasporto e la diffusione degli inquinanti emessi dal nucleo industriale di Pianodardine provava come per la Valle le criticità siano rappresentate da ossidi di azoto, polveri sottili e ozono. continua…

Terra e libertà, Montella.


Dal 2001, a Montella, dove sorgeva l’ex cappella del convento di San Francesco a Folloni, è in atto un esperimento di sostenibilità ambientale di cui Giovanni di Genua è il principale riferimento. Si tratta di “Accoglienza rurale Terra e Libertà” aderente alla rete campana “Ragna-tela” e all’interno del movimento nazionale “Genuino Clandestino”. Giovanni è anche uno dei rappresentanti nazionali di “Campagna per l’agricoltura contadina” il cui obiettivo è la libera lavorazione dei prodotti della terra secondo pratiche colturali legate all’agricoltura biologica, biodinamica, sinergica.
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Un fusto vuoto col simbolo della radioattività nei Picentini, Irpinia.

Dalla montagna di Santo Stefano del Sole, scendendo da Piano della Guardia e proseguendo verso Volturara Irpina c’è una striscia di terra di proprietà del comune di Sorbo Serpico in prossimità di contrada Vallicella. E’ qui che è stato ritrovato ieri un bidone vuoto su cui spiccava il simbolo internazionale della radioattività. Sul posto sono intervenuti il Comando dei Carabinieri di Salza Irpina, i Vigili del fuoco e successivamente il Corpo Forestale di Chiusano. Allo stato attuale l’indagine è in corso, ma il dato certo è che all’interno del fusto non erano contenuti rifiuti radioattivi e, sembrerebbe, non vi siano pericoli di contaminazione. continua…